Internazionalizzazione

Info su estero

Venerdì 4 Luglio 2025

Dal 1° ottobre 2025 i certificati di origine saranno solo digitali

A partire dal 1° ottobre 2025, l’emissione dei certificati di origine avverrà esclusivamente in formato digitale su tutto il territorio nazionale. Le imprese potranno stampare i certificati direttamente in azienda su foglio bianco (carta standard), senza più ricorrere ai formulari cartacei pre-numerati.

Nota

Al fine di agevolare la transizione, si invita le imprese che non abbiano ancora attivato il servizio, a procedere tempestivamente all’inoltro delle richieste, presentando la relativa istanza entro e non oltre il 30 settembre p.v. La mancata adesione al servizio entro tale termine, comporterà l’impossibilità di procedere al rilascio del certificato di origine.

A tal fine è necessario compilare l’apposito modulo di richiesta e trasmetterlo, firmato digitalmente all’indirizzo PEC indicato: cciaa.arezzosiena@as.legalmail.camcom.it

 

Il costo del certificato sarà di 10 euro, comprensivo di un originale ed una copia.

Analogamente a quanto avvenuto finora per i certificati finora rilasciati, anche quelli  emessi in formato digitale sono verificabili attraverso gli appositi portali dedicati, accessibili a tutti gli stakeholder coinvolti, garantendo così trasparenza e sicurezza nella circolazione dei documenti.

Unioncamere provvederà a informare tutte le rappresentanze diplomatiche estere e le istituzioni nazionali competenti sull’adozione della nuova procedura unica nazionale e sulla dismissione definitiva dei formulari cartacei pre-numerati.

Per ulteriori informazioni è possibile scrivere a: commercio.estero@as.camcom.it

Ultima modifica: Giovedì 11 Settembre 2025
Martedì 27 Febbraio 2024

Convenzione di Vienna – Il Laboratorio SAGOR rilascia il 'Common Control Mark'

Il 26 maggio 2023 si è concluso l'iter di ratifica della Convenzione di Vienna, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge 15 maggio 2023, n. 55 "Adesione della Repubblica italiana alla Convenzione sul controllo e la marchiatura degli oggetti in materiali preziosi, con Allegati, fatta a Vienna il 15 novembre 1972."La Convenzione di Vienna, adottata il 15 novembre 1972, ha lo scopo di facilitare il commercio internazionale degli oggetti in metalli preziosi (platino, oro, palladio e argento) anche attraverso l'armonizzazione degli standard e delle norme tecniche, e di garantire un'adeguata tutela del consumatore.E' pertanto possibile per i produttori italiani marchiare i prodotti di gioielleria / oreficeria / argenteria presso gli Uffici del Saggio delle Camere di Commercio di Vicenza, Alessandria-Asti e Arezzo-Siena.

I gioielli made in Italy, tramite i controlli e le punzonature presso gli Uffici del Saggio autorizzati, potranno quindi essere immessi direttamente sui mercati di 21 Paesi (Austria, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Ungheria, Irlanda, Israele, Lettonia, Lituania, Olanda, Norvegia, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Svezia e Svizzera) senza ulteriori verifiche nel paese di destinazione.

Si tratta di mercati verso i quali l’export italiano di gioielleria è particolarmente rilevante: i 21 paesi aderenti alla “Convenzione” rappresentano, con un valore di 2 miliardi e 408 milioni di euro, il 24,8% del totale delle esportazioni nel mondo, che nel 2022 è stato pari a 9 miliardi e 720 milioni di euro. In particolare la Svizzera, con 1 miliardo e 239 milioni di euro costituisce il partner più importante, rappresentando il 51% del totale delle esportazioni verso i paesi dell’Area “Convenzione di Vienna”.

SAGOR sta rilasciando  il marchio comune di controllo ('Common Control Mark'), che indica il metallo prezioso e la sua finezza. Un nuovo servizio che si aggiunge agli altri – come il marchio “Italia Turrita ” offerti dal nostro laboratorio a supporto dell’internazionalizzazione  delle nostre imprese del settore orafo-gioielleria.

https://www.sagoritalia.it/marchio-comune-di-controllo-ccm-tariffario-provvisorio/

 

Ultima modifica: Giovedì 7 Marzo 2024